Chirurgia estetica seno

La chirurgia estetica del seno comprende tutte le tecniche che permettono di migliorarne la forma e modificarne il volume. Si possono correggere difetti congeniti o acquisiti con l’età, dovuti a allattamento, cambiamenti di peso o precedenti interventi. È dunque possibile aumentare il seno, con il proprio tessuto o con delle protesi, ridurlo o sollevarlo o intervenire su differenze anche minime di forma e volume e su difetti specifici limitati.

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Lipofilling

Lipofilling

Aumento o correzione del seno con il proprio tessuto adiposo (grasso) e le proprie cellule staminali

Il lipofilling è una tecnica innovativa che permette di correggere gli inestetismi e di aumentare il volume di zone del corpo, attraverso il proprio grasso e le proprie cellule staminali.

Il tessuto adiposo viene aspirato con una cannula attraverso un incisione di 2-3 mm dalla zona donatrice. Le zone di prelievo più frequenti sono addome, cosce e ginocchia. In tale zona si effettua dunque una liposuzione estetica ottenendo quindi un miglioramento, ma il grasso aspirato non viene scartato. Viene infatti centrifugato o fatto decantare per separarne la parte migliore. Questa viene iniettata nella zona ricevente desiderata, in questo caso il seno in piccole o grandi quantità a seconda del risultato desiderato.
Il risultato è molto naturale.

L’aumento massimo ottenibile è di due taglie circa a seconda dei casi. Una percentuale del grasso iniettato, dal 30 al 70%, viene riassorbito dall’organismo. Un solo trattamento potrebbe non essere sufficiente per ottenere il risultato ottimale.

Qualche ora dopo l’intervento la paziente può tranquillamente tornare a casa essendo il postoperatorio molto rapido e normalmente leggero fin dalla prima giornata postoperatoria. La paziente dovrà usare una guaina per 2-4 settimane, nella zona donatrice.
Può riprendere le normali attività già il giorno dopo l’intervento e lo sport una volta tolta la guaina

Mastoplastica additiva

Mastoplastica additiva

Aumento di volume del seno

La mastoplastica additiva consiste nell’aumento del volume del seno con protesi in silicone in una tasca mammaria creata ad hoc. Viene eseguito per aumentare un volume ritenuto inadeguato, per restituire il volume perduto dopo una gravidanza, per correggere un’ asimmetria tra i due lati.

La tecnica chirurgica è dettata dalle caratteristiche morfologiche della paziente. L’incisione può essere posizionata nel solco sottomammario, intorno all’areola o nel cavo ascellare. Lavorando attraverso questa incisione si crea una tasca sotto ghiandola o sotto muscolo e si posiziona l’impianto. Sempre più spesso viene utilizzata la tecnica mista doppia detta dual plane.

La paziente normalmente viene dimessa entro alcune ore.
Il postoperatorio è assolutamente leggero, con la ripresa di una vita normale nei primi giorni dopo l’intervento, la ripresa del lavoro dopo una settimana e la ripresa dell’attività sportiva dopo circa un mese

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Mastoplastica riduttiva

Mastoplastica riduttiva

Riduzione di volume del seno

La mastoplastica riduttiva è l’intervento volto a migliorare l’aspetto di mammelle eccessivamente voluminose mediante la riduzione e il loro rimodellamento. Trova indicazione anche in caso di asimmetrie mammarie.
L’intervento è poco doloroso, e dona risultati durevoli nel tempo. Candidate all’intervento di mastoplastica riduttiva sono donne con mammelle troppo grandi in proporzione alla corporatura, donne con mammelle pendule e voluminose o donne con mammelle notevolmente asimmetriche di volume.

L’intervento consiste nella rimozione della parte in eccesso della cute e dei sottostanti tessuti della mammella (grasso e ghiandola), spostando l’areola più in alto e rimodellando i tessuti rimanenti. L’areola, di solito, viene anche ridotta nel suo diametro, se questo è troppo grande. La metodica più comune di riduzione mammaria comporta tre incisioni, a forma di una “T rovesciata”:

  • Una incisione periareolare (circolare intorno all’areola).
  • Una lungo il solco sottomammario.
  • Una cicatrice verticale che unisce le prime due, quindi dal bordo inferiore dell’areola fino al punto di mezzo del solco sottomammario.

Varianti possibile nelle incisioni sono la periareolare e la periareolare con verticale.

Il postoperatorio non è doloroso ma è buona norma interrompere per almeno quattro settimane l’attività sportiva e indossare un reggiseno contenitivo. Nel caso in cui la paziente rimanesse incinta non esistono problemi per un eventuale allattamento.

Mastopessi

Mastopessi

Sollevamento o lifting del seno

La mastopladstica secondaria consiste nella correzione di un seno già operato. Questo può non essere soddisfacente dal punto di vista estetico o può modificarsi con il tempo. È possibile dunque re-intervenire per ottenere un miglioramento di forma o volume e le tecniche utilizzate variano a seconda delle singole situazioni e delle pazienti.

Praticamente tutti gli interventi al seno possono essere corretti e gli interventi più frequenti sono:

  • Sostituzione delle protesi.
  • Lipofilling per rendere il tessuto mammario intorno alle protesi più morbido e diminuire il dolore.
  • Ripresa di pessi per alzare o migliorare la forma di un seno già sollevato.
  • Ripresa di mastoplastica riduttiva per ridurre ulteriormente il volume di una mammella già operata o per migliorare la simmetria.
  • Correzione di aree specifiche delle mammelle.

Nella maggior parte dei casi le protesi vengono obbligatoriamente cambiate e la tasca anatomica modificata e pulita.
Con i recenti studi riguardanti le protesi Allergan sempre più pazienti chiedono che queste vengano sostituite. Sono stati infatti descritti alcuni casi legati al linfoma anaplastico della mammella (ALCL). Pur non essendo obligatoria la rimozione degli impianti Allergan in alcune situazioni cliniche o per desiderio delle pazienti si preferisce rimuovere tali impianti.
Un caso in cui invece è obbligatorio rimuovere le protesi è quello in cui la paziente sia portatrice di protesi PIP attualmente dichiarate illegali.

Inutile ricordare che le protesi vanno cambiate sempre quando vi è una rottura.

Il postoperatorio dipende dall’intervento primario ma è normalmente rapido e permette un facile ritorno alle attività lavorative e sportive.

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Mastoplastica secondaria

Mastoplastica secondaria

Correzione del seno operato in precedenza

Un seno operato può non essere soddisfacente dal punto di vista estetico o può modificarsi con il tempo. È possibile in molti casi re-intervenire per ottenere un miglioramento di forma o volume e le tecniche utilizzate variano a seconda delle singole situazioni e delle pazienti.
Praticamente tutti gli interventi al seno possono essere corretti e gli interventi più frequenti sono:

  • Sostituzione delle protesi.
  • Lipofilling per rendere il tessuto mammario intorno alle protesi più morbido e diminuire il dolore.
  • Ripresa di pessi per alzare o migliorare la forma di un seno già sollevato.
  • Ripresa di mastoplastica riduttiva per ridurre ulteriormente il volume di una mammella già operata o per migliorare la simmetria.
  • Correzione di aree specifiche delle mammelle.

Nella maggior parte dei casi le protesi vengono obbligatoriamente cambiate e la tasca anatomica modificata e pulita.
Con i recenti studi riguardanti le protesi Allergan sempre più pazienti chiedono che queste vengano sostituite. Sono stati infatti descritti alcuni casi legati al linfoma anaplastico della mammella (ALCL). Pur non essendo obligatoria la rimozione degli impianti Allergan in alcune situazioni cliniche o per desiderio delle pazienti si preferisce rimuovere tali impianti.
Un caso in cui invece è obbligatorio rimuovere le protesi è quello in cui la paziente sia portatrice di protesi PIP attualmente dichiarate illegali.
Inutile ricordare che le protesi vanno cambiate sempre quando vi è una rottura.

Il postoperatorio dipende dall’intervento primario ma è normalmente rapido e permette un facile ritorno alle attività lavorative e sportive.

Ginecomastia

Ginecomastia

Seno maschile

L’intervento per ginecomastia viene eseguito per eliminare l’ inestetica presenza di mammelle nel maschio dovuta ad un eccessivo sviluppo di tessuto ghiandolare (ginecomastia vera), adiposo (pseudoginecomastia) o di entrambi (ginecomastia mista).

L’intervento consiste nell’asportazione chirurgica della ghiandola o nella semplice lipoaspirazione. La sede e l’estensione delle incisioni cutanee e quindi delle cicatrici dipende dalle dimensioni delle mammelle.
Di fronte ad un grado lieve si procede con un incisione cutanea limitata all’emicirconferenza inferiore di ciascuna areola; in caso di grado marcato invece l’incisione cutanea è estesa a tutta la circonferenza dell’areola e viene asportato  un settore anulare di cute.
Nei casi di pseudo ginecomastia di grado lieve si procede a liposuzione mediante l’introduzione di una sottile cannula attraverso un’incisione di 3-4 mm in corrispondenza dell’areola o sotto l’area mammaria.
Nel grado marcato la lipoaspirazione è associata invece ad asportazione chirurgica della pelle eccedente come per la ginecomastia vera e mista.

Il ritorno alle normali attività avviene entro 2-4 settimane durante le quali sarà necessario nella maggior parte dei casi indossare una guaina contenitiva.
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Areola e Capezzolo

Areola e capezzolo

Correzione delle imperfezioni

L’intervento a areola e capezzolo serve a correggere difetti estetici congeniti o acquisiti, per esempio dopo un intervento.
È possibile correggere tutte queste imperfezioni con interventi in regime ambulatoriale in anestesia locale.
Gli interventi di chirurgia estetica più frequenti in questo campo sono:

  • Riduzione di volume del capezzolo.
  • Correzione del capezzolo introflesso.
  • Correzione di forma del capezzolo.
  • Correzione di forma o dimensione dell’areola.
  • Correzione di posizione dell’areola.
  • Ricostruzione completa del capezzolo.

Il postoperatorio è normalmente molto rapido e non richiede particolari accorgimenti.

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